Due chiacchiere con Federica Ardizzone, Veterinario specializzato in Esotici


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Allevatrice di pappagalli fin dall’infanzia, la Dottoressa Ardizzone si è sempre dedicata in particolar modo alla medicina aviare, occupandosi anche di conservazione di specie a rischio di estinzione in natura.

Laureata presso l’Università degli studi di Perugia, ha focalizzato il percorso di studi e la formazione post laurea nell’ambito della medicina aviare e degli animali non convenzionali in genere, partecipando periodicamente a diversi congressi nazionali ed internazionali.
Dopo la laurea ha portato a termine un periodo di formazione presso il “Loro parque” di Tenerife, uno dei parchi di pappagalli più importanti al mondo.
Nel 2021 ha conseguito un Master in Riproduzione, Management, Patologia e Terapia degli Animali Non Convenzionali presso l’Università degli studi di Parma.

Attualmente, lavora presso la Clinica Veterinaria Borghesiana a Roma in qualità di Medico Veterinario specializzato in Animali Esotici e Non Convenzionali.

Durante il tuo percorso professionale hai avuto l’opportunità di viaggiare e di confrontarti con diversi progetti incentrati sugli animali esotici (Costa Rica, Spagna, Sud Africa).
Come ti aiuta nel lavoro di tutti i giorni l’aver maturato queste esperienze?

Credo che i viaggi all’estero siano sempre un’esperienza unica e molto formativa, soprattutto quando si ha a che fare con gli animali esotici.
Le mie esperienze si sono incentrate soprattutto nel lavoro presso giardini zoologici e centri di recupero. In queste realtà si impara a lavorare in team formati da tantissime figure professionali diverse, a vedere il proprio lavoro con mentalità più aperta e a pensare al benessere animale a 360 gradi. Tutto questo mi ha portato ad appassionarmi molto alla tematica della conservazione delle specie a rischio di estinzione in natura e mi ha aiutato a trovare il modo di sensibilizzare le persone su questo tema fondamentale.
Credo che non esista cosa più bella che un medico veterinario possa fare.


I Pappagalli sono una tua grande passione; c’è qualche luogo comune che ti piacerebbe sfatare a proposito di questi meravigliosi animali?

I pappagalli sono animali meravigliosi e unici, per tantissimi motivi. Purtroppo, allevando da più di 20 anni (la dottoressa Ardizzone dirige personalmente un allevamento di pappagalli) e dovendo spesso parlare con neofiti, mi sono resa conto che molto spesso chi si avvicina a questo mondo lo fa solo per interessi molto superficiali, come la bellezza generata dagli splendidi colori di questi animali e la curiosità scaturita dalle loro capacità fonatorie.
Sarebbe molto importante ricordare sempre che questi animali non andrebbero mai adottati con superficialità. Sono specie molto intelligenti, alcune presentano un quoziente intellettivo pari a quello di un bambino di 4 anni; di conseguenza decidere di convivere con un pappagallo è come scegliere di avere un figlio, bisogna rifletterci bene e capire che avranno bisogno di noi al 100%, fisicamente e mentalmente.

Quale pratica scorretta, a livello di gestione, ti capita di vedere spesso?

Purtroppo potrei elencarne davvero tante.
Oltre ai gravi errori collegati alla dieta, che andrebbe sempre analizzata e impostata in maniera corretta e specificatamente per ogni specie, le pratiche scorrette più comuni si incentrano sulla gestione comportamentale.
I pappagalli sono animali molto sociali, in natura vivono spesso in gruppo e formano coppie che spesso rimangono insieme per tutta la vita! Questo significa che per questi animali la solitudine è la maggior causa di frustrazione comportamentale; può portarli spesso a gravi patologie del comportamento.

Negli ultimi anni, quali sono stati i maggiori cambiamenti ai quali è andato incontro chi si occupa di animali esotici da un punto di vista veterinario?

Devo dire che probabilmente stiamo andando verso il miglioramento. Negli ultimi anni la sensibilità nei confronti degli animali esotici sta aumentando e le persone stanno finalmente iniziando a entrare nell’ottica che anche le specie non convenzionali, e non solo cani e gatti, hanno necessità di visite mediche più o meno periodiche. L’avvento di internet ha sicuramente portato molti a prendere iniziative tentando di gestire e curare questi animali senza chiedere aiuto a medici esperti ma l’altra faccia della medaglia è che l’informazione e l’interesse stanno aumentando sempre di più e, con questi, la volontà di far vivere al meglio queste specie.

Nell’era “covid” la gente appare più sensibile nei confronti delle tematiche connesse al benessere animale/ambientale o non avverti cambiamenti significativi da questo punto di vista?

Sicuramente dei cambiamenti ci sono stati, ho notato che l’attenzione nei confronti delle zoonosi è molto più alta e questo porta le persone a prendere maggiormente sul serio la corretta gestione sanitaria degli animali.


Cosa consiglieresti a chi sta muovendo i primi passi nella tua professione, magari proprio nel mondo degli esotici?

A differenza di chi si occupa di cane o gatto, il medico veterinario “esotologo” deve necessariamente avere anche un grande interesse nei confronti della biologia degli animali di cui si occupa. È fondamentale conoscere la differenza tra le varie specie, conoscere il più possibile tutti gli aspetti collegati alla loro vita naturale, sapere dove vivono, cosa mangiano, conoscere l’etogramma dei soggetti. Credo fortemente che solo essendo a conoscenza di tutti gli aspetti fisiologici di un animale si possa iniziare a pensare alle patologie.


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Due chiacchiere con Federica Ardizzone, Veterinario specializzato in Esotici
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Due chiacchiere con Federica Ardizzone, Veterinario specializzato in Esotici
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Intervista alla Dottoressa Federica Ardizzone, Medico Veterinario Specializzato in Esotici e allevatrice di pappagalli.
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